martedì 23 aprile 2013

Naso di legno, cuore di stagno


… e Pinocchio diventò un bambino vero.


Si, ma poi?
Incontrai tempo fa la Vecchia Strega Buona del Regno Incantato che mi raccontò cosa accadde dopo.

Pinocchio aveva dimostrato di poter essere coraggioso ed altruista e per questo era stato premiato dalla fata Turchina.
La fata però aveva lasciato un piccolo inghippo, perché Pinocchio avrebbe dovuto guadagnarsi anche il cuore, ma non glielo disse.
Dentro il petto di Pinocchio si sentiva un ritmico pitipum pitipum, ma non era un cuore vero, era il vecchio cuore di stagno che aveva comiciato a battere un po’.
Quello reale sarebbe arrivato se lui si fosse davvero comportato a lungo come un bambino. 
Ciò significava che nella sua idea di sé doveva smettere di vedersi come il solito burattino.
Per un po’ fece il bravo, in effetti, ma poco a poco cominciò a tornare fuori il briccone che era in lui e, dato che aveva paura di tornare ad essere di legno, faceva tutto di nascosto per non farsi vedere.


Per un certo periodo si era comportato bene tutti avevano cominciato a credergli.
Anche quando scomparve la marmellata o fece molto tardi dicendo che si era fermato a studiare, nessuno si insospettì.
Ma le cose strane cominciarono a moltiplicarsi e fu allora che la Fata Turchina gli si presentò e gli chiese se lui ne sapesse qualcosa di alcuni strani avvenimenti che accadevano da un po’.
Lui negò, perché nella sua immagine di sé non era nemmeno coraggioso, ma appena lo fece un braccio diventò di legno.
Allora la Fata gli chiese se era proprio sicuro di non saperne nulla e Pinocchio, che nella sua immagine di sé non si vedeva onesto, negò di nuovo.
La Fata, per dargli un’altra chance, gli chiese se era proprio sicuro sicuro sicuro di non sapere nulla di particolare, ma Pinocchio, che nella sua immagine di sé non pensava che potesse accadere davvero ciò che stava succedendo, perché sapeva quanto lei gli voleva bene, negò di nuovo.
Appena accadde si trasformò completamente in un burattino di legno, fatto e finito. Di nuovo.


Allora cominciò a piangere, ma le lacrime non sgorgavano, e cercò di toccarsi la punta del naso, ma non ci riuscì perché era talmente lunga che toccava il muro. E il muro era bello lontano!
La Fata gli disse: ‘’Vedi Pinocchio, una volta io ero una bambola di pezza. Mi sono trasformata quando ho voluto farlo, quando ho smesso di credere di esserlo. Allora ho visto cosa potevo diventare ed ho desiderato ardentemente esserlo. 
Non mi piacevano le imbottiture di lana che uscivano dalle cuciture larghe. 
Non mi piacevano i capelli stoppacciosi. 
Ho capito chi ero e chi volevo essere ed ho fatto di tutto per diventare la Turchina e, soprattutto, per non tornare indietro. Ti ho fatto diventare bambino troppo presto, prima ancora di assicurarmi che tu lo volessi davvero. Per questo il tuo cuore di latta ti ha tradito.’’
Pinocchio era incredulo e giurava che voleva essere un bambino vero con un cuore vero, ma la Fata era irremovibile. Doveva fare qualcosa per dimostrarle il cambiamento.
Dato che lui non sapeva cosa fare, la Fata provò a dargli dei suggerimenti. Ma lui rifiutava tutto, perché trovava che una cosa fosse troppo faticosa, una cosa inadatta alla sua personalità ed un’altra ancora troppo svilente.
Lei allora gli disse: ‘’ Vedi Pinocchio, quando dentro di te brucia l’ardente desiderio di essere o fare qualcosa non c’è scusa che tenga, non c’è niente che sia troppo o troppo svilente. 
Conosco un principe che svuotò l’oceano usando un cucchiaino per la sua amata ed una contadina che lasciò da sola il suo paesino d’origine ed affrontò il bosco dell’eterna Paura solo per vedere realizzato il suo sogno. 
Fammi sapere quando sentirai anche tu quell’ardente desiderio, ma non aspettare troppo, perché anche la mia magia ha dei limiti e fra un po’ non potrei più farci nulla’’.
Pinocchio sembrava che non la ascoltasse nemmeno. Era troppo preso a commiserarsi della sua situazione di burattino.


I segreti del pensiero laterale per generare nuove idee



Pensi di avere un cervello solo, mentre, di fatto, ne hai 2.

GENIUS EXPLOSION Impara a usare il tuo emisfero destro! <---

Hai una parte Solution che forse ancora non conosci di te....

(clicca sul link per sapere di cosa si tratta).

sabato 20 aprile 2013

La strana vita di Vita


C’era una volta una ragazza bella e coraggiosa, che si chiamava Vita, che non voleva più seguire le regole che le venivano imposte.
A quel tempo non sapeva né di essere bella, né di essere coraggiosa, perché spesso i diretti interessati sono le ultime persone che si vedono con oggettività.
Per molti anni Vita  era stata chiusa a chiave da 3 crudeli aguzzini che si divertivano a tenerla imprigionata.
Essi erano Paura, Compassione e Dovere.

Paura aveva l’aria di una vecchia megera. Era molto cattiva, anzi crudele e tutte le mattine faceva inforcare alla ragazza un paio di occhiali che deformavano la realtà facendo sembrare ciò che c’era oltre la porta come qualcosa di tremendo ed ostile. Le diceva che fuori c’erano i lupi e delle bestie feroci che non aspettavano altro che lei uscisse per farle del male.


Compassione era una donna bella ed apparentemente amorevole che cercava di convincere la ragazza che se fosse uscita sarebbe morta di dolore. Faceva leva sul suo buon cuore dicendole che se le fosse successo qualcosa ne avrebbe pagato le conseguenze per tutta la vita.
Dovere invece era un uomo sulla mezza età, arcigno, dall’aria dura che obbligava la ragazza a fare cose che non sarebbero state suo compito, soprattutto con l’aiuto di Compassione.
A lungo Vita si trovò in balia di questi loschi figuri e anche se immaginava che fuori dalla porta ci fosse un mondo meraviglioso che poteva offrirle molto, c’erano sempre Paura, Compassione e Dolore che tentavano di convincerla che così non era. Un giorno le misero una palla di piombo al piede, perché ormai era chiaro che  Vita era veramente tentata di andare verso quella porta.
Lì dove si trovava non era felice e cominciò a pensare sempre più spesso che se avesse fatto in modo che i suoi aguzzini non le impedissero di uscire avrebbe trovato ciò che cercava. Voleva diventare una vera esploratrice.
Un bel giorno Vita prese una decisione e convocò Paura, Dovere e Compassione. Offrì loro una tazza di the con del sonnifero dentro e quando lì vide addormentati rubò loro la chiave della palla di piombo, ma non ebbe cuore di ucciderli.
Li legò e subito dopo scappò via con poche ed essenziali cose appresso.



Era euforica.

Corse fortissimo e quasi subito sentì i 3 che si erano risvegliati e che la stavano rincorrendo.
Le dicevano di tornare, lì fuori sarebbe morta di sicuro. Meglio stare nella scomoda casetta con lo scomodo lettino.. tutto sommato almeno conosceva quella realtà e non avrebbe mai potuto avere brutte sorprese.


Dopo la corsa iniziale con tanto entusiasmo Vita, che non vedeva ancora il sole e sentiva tutte quelle minacce e promesse, barcollò e pensò seriamente di tornare indietro.
Per un attimo Vita si fermò, si voltò verso in direzione della casetta e pensò di tornare indietro perché tutto sommato era vero: conosceva da dove veniva, ma non conosceva, non essendoci mai stata, dove sarebbe arrivata. E se fosse stato brutto? E pericoloso? O peggio ancora?


In quel momento li vide arrivare. Paura, Compassione e Dovere erano a pochi metri da lei, con le mani protese, pronti a riportarla indietro.
Improvvisamente ebbe un sussulto e le caddero gli occhiali.
E allora vide.
Vide che il grigiume ed il buio non esistevano. Vide fiori rossi e animali correre felici.
E fu allora che capì.
Capì e volgendosi verso quella luce grande che si intravvedeva, e che avrebbe scoperto di lì a poco che si chiamava Sole, corse più forte che poteva verso la libertà.
So che oggi è un’esploratrice famosa che ha visitato moltissime terre. Si è sposata con Coraggio che condivide tutte le sue passioni con lei e che la appoggia quando tentenna.
Hanno una figlia che si chiama Felicità.


Paura, compassione e Dovere hanno irretito un’altra Vita.


A voi tirar le somme.

mercoledì 10 aprile 2013

Se guardi solo ad un palmo dal naso...




Post di oggi molto breve.
Volevo solo ricordarti che c'è sempre una via di uscita.

Basta:
1. farsi le domande giuste
2. guardare da angolazioni diverse.

sabato 6 aprile 2013

Il Tema di Anna & Co



Lo so... è mia sorella... lo so è una recensione ad un mio corso, ma volevo farti notare 2 cose:
1. Mia sorella scrive davvero bene (e infatti scrive libri ed è autrice ed articolista di blog)
2. La recensione è ciò che pensa davvero, perchè spesso chi ti vuole bene ti protegge con il silenzio se non piace quello che fai.

Trovi il primo capitolo del suo libro, il Tema di Anna, su http://marikalopa.blogspot.it/

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Domenica 17 marzo nevicava di brutto, davvero.

Probabilmente non te lo ricordi, ma io sì.

Ero tutta infreddolita, ma la neve ha comunque fatto da cornice ad una giornata bellissima.

Bellissima perchè? Semplice: ho assistito ad uno speciale evento formativo e di sviluppo personale, promosso da Artistic Life Community nella persona di Myriam Lopa, (qui trovate il sito: www.artisticlife.it ) e dal Dott. Alfredo De Marinis, già autore di diversi libri. (www.alfredodemarinis.it ).

Tema:"Tecniche per parlare liberamente in pubblico". (A mio avviso uno di quegli argomenti che toccano da vicino moltissime persone).


Myriam è mia sorella, è anche Dott.ssa in psicologia oltre che personal coach, lavora con un amore e una passione infiniti e i suoi corsi.... beh, i suoi corsi sono fantastici.

Lo dico in tutta sincerità, altrimenti di sicuro non scriverei nulla al riguardo.

D'altronde, lei lo sottolinea anche nel suo sito: "Collaboro con eccellenti  società di formazione in Italia e l’aiuto alle altre persone è la mia missione di vita." 


Missione. Per lei è una missione. E ti giuro, io che la conosco, che è vero. Questa fantastica parola, "missione", che lei usa in maniera davvero spontanea, indica tanto limpido affetto nei confronti degli altri.

Ti accorgerai che ciò traspare anche dai suoi corsi formativi e da tutto il suo lavoro in generale. 

Mi piacerebbe parlarti nel dettaglio di tante altre cose, come ad esempio del perchè "Il Piccolo Principe" sia uno dei suoi libri preferiti e del come mai sia importante nella filosofia dell' "Artistic Life Community". 

Ma mi dilungherei troppo. 

Alla fine dell'articolo ti indico un bel link sul Piccolo Principe, facciamo così. Un regalo di Artistic Life Community di Myriam. :)


I corsi di formazione di questo tipo dovrebbero essere davvero seguiti da tutti, perchè trattano di aspetti della personalità la cui completa maturazione è fondamentale per lo stare veramente bene con sè stessi e con gli altri. Sono cose che non si insegnano a scuola, eppure si tratta di un tipo di cultura importantissima e che TRASFORMA LA QUALITA' DELLA VITA: CHIAMIAMOLA, insomma, LA CULTURA DELLA MENTE.

Faccio un esempio per spiegarmi meglio: pensi di riuscire a vivere serenamente senza conoscere bene,diciamo, l'inglese? E potresti vivere altrettanto serenamente senza conoscere bene te stesso?

Beh, secondo me... no. Se conosco bene me stessa, tutto è più facile trovo, inoltre so gestirmi meglio. Ho ragione?


Il corso, di una giornata e che si replicherà l'11 maggio 2013, (ti tengo aggiornato per eventuali modifiche, ma tu tieni anche d'occhio il sito dell'Artistic Life!!), è stato diviso professionalmente in due fasi (con un modus operandi decisamente informale e colloquiale ;) ), di cui la prima, di tipo un pochino più introspettivo e analitico, è stata seguita in particolare dal Dott. Alfredo De Marinis, mentre la seconda parte, dedicata alla pratica, da Myriam.

Personalmente mi è servito tantissimo, visto che concetti chiave come quello del dialogo interno inconscio dell'essere umano, del sistema di relazione agonistico o di affidamento, di accudimento o di cooperazione, di attaccamento, sono stati ampiamente approfonditi e rapportati ai vari, possibili, singoli casi.

Lo sapevi... ? Giocano tutti un ruolo importantissimo nell'ambito del parlare in pubblico.

E se non sei cosciente di queste cose, rischi di liquidare il tutto dicendo "sono timido", girarti e andartene.

Non ti far spaventare dai paroloni. ^_^

Sono concetti semplici, PICCOLI GRANDI SEGRETI. :)

Insieme a Myriam ci siamo divertiti insieme nella pratica del public speaking, sottoponendoci anche al giudizio degli altri. Tutto ciò dopo aver perlustrato il concetto di archicerebello e di eu-stress e dopo esserci approcciati alle tecniche di DECOLLO - CROCIERA - ATTERRAGGIO.

Mettere tutto in pratica insieme a lei è stato molto divertente e simpatico.

Corsi di grande valore: valori aggiunti. :)

La data del prossimo, come ti accennavo prima, è l'11 maggio.  Inoltre puoi seguire Artistic Life su Facebook! Curiosa un po'!

Un colorato saluto!

Marika