domenica 23 marzo 2014

OGGI NON E' PIU' LA FESTA DEL PAPA', MA E' COME SE LO FOSSE

Vi voglio fare davvero un regalo oggi Artisti dell'Anima: è un post tratto dal blog marikalopa.wordpress.com. 
Certamente siete liberi di andarlo a leggere in originale, ma dato che so che l'animo umano ogni tanto è un po' pigro ho deciso di fare in modo che non doveste andare a cercare nulla. Perchè? Perchè è proprio bello e toccante e non posso perdere questa occasione per permettere al vostro cuore di vibrare. 
E' così bello quando vibra. 
Che siano palpiti o sussulti... ma che vi possiate sentire VIVI! 
E anche se è un post mascherato da recensione cinematografica, sappiamo che non sempre le cose sono come appaiono... 
Buona lettura Artisti dell'Anima. 
E che vi vibri il cuore.... 
Myriam

OGGI È LA FESTA DEL PAPÀ

C’era una volta, e c’è ancora, un papà di nome Mr Banks.
Mr Banks è un uomo molto serio e severo con i suoi figli; ogni giorno si reca in Banca, dove lavora, integerrimo.
Mr Banks è immortale, poiché vive fra le pagine di un libro, e che libro:  Mary Poppins, il classico per ragazzi che ha fatto sognare e divertire generazioni di bambini e di adulti, fino ad essere portato sul grande schermo da Walt Disney dopo 20 anni di corte alla sua autrice, P.L. Travers.
Nel film “Saving Mr Banks” ci viene svelato per quale motivo a Walt Disney siano occorsi 20 anni per convincere la Travers a cedergli i diritti per realizzare il film.  Troppo incentrato sul personaggio di Mary Poppins e sulla sua stessa autrice, il buon Walter non si rende conto di chi sia il vero protagonista della storia: Mr Banks, che per tutto il libro viene descritto dalla Travers come un PAPA’: un papà bancario, un papà severo, autoritario, chiuso in sé stesso, solo, ma pur sempre, in primis, un PAPA’.
Il carattere spigoloso dell’autrice, così diverso da quello di Mary Poppins, spinge Walt Disney a chiedersi in cosa stia sbagliando. Egli intuisce che Mary Poppins è un alter ego della Travers, per questo gli sembra incredibile la sua ostinazione a negargli i diritti del romanzo: sa che creare un film renderebbe felici migliaia di piccoli.
“Perchè fa così, proprio lei che ha mandato una tata volante a salvare dei bambini?” Le chiede, esterrefatto.
Alché lei risponde:
“Bambini? Ah , quindi lei crede davvero che Mary Poppins sia venuta a salvare i bambini, signor Disney?”
Immagine
La domanda è: chi viene a salvare Mary Poppins, se non i bambini?
Eppure l’infanzia burrascosa della Travers è un vortice di emozioni, di ricordi legati a quel padre che, lei invece, avrebbe voluto salvare dalle sue fragilità e dipendenze. Per questo, nel personaggio di papà Banks c’è ben poco di fiabesco: è il più umano di tutti, il più esposto alle rigidità dell’ambiente circostante, delle responsabilità, della società bancaria che lo avvolge in un bozzolo di ricerca di denaro e conseguente solitudine. E’ il papà della Londra di allora, ma anche del frenetico mondo di oggi, dove da ogni uomo ci si aspetta la forza di una roccia, per la società e per la famiglia. La forza di un padre è considerata scontata in quanto uomo. Ma nei bambini rimane profonda l’ammirazione per il proprio padre, mista ad un innato senso di tenerezza quando lo si percepisce in difficoltà e si assiste, impotenti perché troppo piccoli per aiutare, alle eventuali sofferenze che la vita gli riserva. Oggi è la festa del papà, che prima di tutto è un uomo e prima ancora un essere umano. La tenerezza che lo lega ad un figlio, è pura poesia.
Grazie per la lettura, Fiori.

marikalopa.wordpress.com

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