C’era una volta una ragazza bella e coraggiosa, che si
chiamava Vita, che non voleva più seguire le regole che le venivano imposte.
A quel tempo non sapeva né di essere bella, né di essere
coraggiosa, perché spesso i diretti interessati sono le ultime persone che si
vedono con oggettività.
Per molti anni Vita era stata chiusa a chiave da 3 crudeli
aguzzini che si divertivano a tenerla imprigionata.
Essi erano Paura, Compassione e Dovere.
Paura aveva l’aria di una vecchia megera. Era molto cattiva,
anzi crudele e tutte le mattine faceva inforcare alla ragazza un paio di
occhiali che deformavano la realtà facendo sembrare ciò che c’era oltre la
porta come qualcosa di tremendo ed ostile. Le diceva che fuori c’erano i lupi e
delle bestie feroci che non aspettavano altro che lei uscisse per farle del
male.
Compassione era una donna bella ed apparentemente amorevole che
cercava di convincere la ragazza che se fosse uscita sarebbe morta di dolore. Faceva
leva sul suo buon cuore dicendole che se le fosse successo qualcosa ne avrebbe
pagato le conseguenze per tutta la vita.
Dovere invece era un uomo sulla mezza età, arcigno, dall’aria
dura che obbligava la ragazza a fare cose che non sarebbero state suo compito,
soprattutto con l’aiuto di Compassione.
A lungo Vita si trovò in balia di questi loschi figuri e
anche se immaginava che fuori dalla porta ci fosse un mondo meraviglioso che
poteva offrirle molto, c’erano sempre Paura, Compassione e Dolore che tentavano
di convincerla che così non era. Un giorno le misero una palla di piombo al
piede, perché ormai era chiaro che Vita
era veramente tentata di andare verso quella porta.
Lì dove si trovava non era felice e cominciò a pensare
sempre più spesso che se avesse fatto in modo che i suoi aguzzini non le
impedissero di uscire avrebbe trovato ciò che cercava. Voleva diventare una vera
esploratrice.
Un bel giorno Vita prese una decisione e convocò Paura,
Dovere e Compassione. Offrì loro una tazza di the con del sonnifero dentro e
quando lì vide addormentati rubò loro la chiave della palla di piombo, ma non
ebbe cuore di ucciderli.
Li legò e subito dopo
scappò via con poche ed essenziali cose appresso.
Era euforica.
Corse fortissimo e quasi subito sentì i 3 che si erano
risvegliati e che la stavano rincorrendo.
Le dicevano di tornare, lì fuori sarebbe morta di sicuro. Meglio
stare nella scomoda casetta con lo scomodo lettino.. tutto sommato almeno conosceva
quella realtà e non avrebbe mai potuto avere brutte sorprese.
Dopo la corsa iniziale con tanto entusiasmo Vita, che non
vedeva ancora il sole e sentiva tutte quelle minacce e promesse, barcollò e
pensò seriamente di tornare indietro.
Per un attimo Vita si fermò, si voltò verso in direzione
della casetta e pensò di tornare indietro perché tutto sommato era vero: conosceva
da dove veniva, ma non conosceva, non essendoci mai stata, dove sarebbe
arrivata. E se fosse stato brutto? E pericoloso? O peggio ancora?
In quel momento li vide arrivare. Paura, Compassione e
Dovere erano a pochi metri da lei, con le mani protese, pronti a riportarla
indietro.
Improvvisamente ebbe un sussulto e le caddero gli occhiali.
E allora vide.
Vide che il grigiume ed il buio non esistevano. Vide fiori
rossi e animali correre felici.
E fu allora che capì.
Capì e volgendosi verso quella luce grande che si
intravvedeva, e che avrebbe scoperto di lì a poco che si chiamava Sole, corse
più forte che poteva verso la libertà.
So che oggi è un’esploratrice famosa che ha visitato
moltissime terre. Si è sposata con Coraggio che condivide tutte le sue passioni
con lei e che la appoggia quando tentenna.
Hanno una figlia che si chiama Felicità.
Paura, compassione e Dovere hanno irretito un’altra Vita.
A voi tirar le somme.
Bellissimo!
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